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di Siena, residente in Genova, professore di lettere italiane nell’Accademia imperiale poi R. Università di Genova di quella città. Conduce il Consolato dal 1814 fino alla morte, avvenuta nel maggio del 1828
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di Siena, residente in Genova, professore di lettere italiane nell’Accademia imperiale poi R. Università di Genova di quella città. Conduce il Consolato dal 1814 fino alla morte, avvenuta nel maggio del 1828
Figlio di Luigi Matteo, già console generale toscano e d’Austria a Bastia, e di Maria di Carlo Lota; fratello di Giacinto successo alla funzione alla morte del padre nel 1831. Nato il 28 giugno 1806, avvocato. "Incaricato" del Consolato Toscana in Genova nell'ottobre del 1833. La patente di nomina è datata
14 aprile 1836. Reggerà il consolato fino alla sua chiusura
Figlio di Giuseppe Oneto, gli succede nel 1839 come console del Ducato di Lucca a Genova. Ricoprirà l’incarico fino al 1847, quando il Ducato è annesso al Granducato di Toscana
di Firenze. Già impiegato nella R. Consulta in qualità di commesso (fino al 1808). Viene nominato nell’aprile del 1829. Viene richiamato a Firenze nell’ottobre del 1833
Console (1823), poi Console generale (1834) di Lucca a Genova. Si dimette nel 1839.
Banchiere.
Fedele Quaglia viene nominato il 6 marzo 1819 viceconsole di Toscana in Genova. Quaglia collaborava con il Consolato dal 1817. Alla morte di Bocci, fino all’arrivo del nuovo console (Alessandro Scacerni) Quaglia, svolge le funzioni consolari. Nel giugno del 1829 è nominato console onorario di Toscana; nel 1831 è destinato a Costantinopoli come Segretario della Legazione toscana; nel
1834 verrà promosso incaricato d’affari in quella sede.