Area dell'identificazione
Segnatura
Titolo
Date
- 1814 - 1860 (Creazione)
Livello di descrizione
Archivio
Consistenza e supporto
Area del contesto
Nome del soggetto produttore
Nota biografica
Il consolato generale del Granducato di Toscana in Genova è fra i più antichi consolati granducali.
Nel periodo 1814-1860, nel quale sono prodotte le carte conservate nell'archivio e descritte in questo invetario, si succedono i seguenti consoli e reggenti:
- Francesco Bocci, console provvisorio, poi console generale (1814-1828)
- Fedele Quaglia, reggente il Consolato (1828-1829)
- Alessandro Scacerni, console generale (1829-1833)
- Carlo Pietro Cecconi, incaricato del Consolato poi console generale (dal 1833)
Dipendenze viceconsolari:
- Finale Marina (dal 1819)
- Lerici (dal 1850)
- Portofino (dal 1816)
- Portovenere (dal 1853)
- San Pier d’Arena (dal 1857)
- Sarzana (dal 1847)
- Savona (dal 1816)
- Sestri di Levante (dal 1857)
- Spezia (dal 1815)
Istituto conservatore
Storia archivistica
Con r.d. 1 aprile 1860, a seguito dell'annessione della Toscana ai Regi Stati, i consolati e viceconsolati toscani ancora esistenti nelle “antiche provincie del Regno” cessano definitivamente e vengono invitati a porre termine alle loro antiche funzioni.
Le attribuzioni vengono affidate ai funzionari di marina delle rispettive località. Il Ministero degli esteri da Torino stabilisce che “gli archivi degli uffici consolari di Toscana” vengano consegnati “agli intendenti del circondario mediante apposito inventario di tutte le carte, libri ed oggetti" insieme ad un inventario
Nell'aprile l'’archivio del Consolato generale di Toscana a Genova viene consegnato dal già console generale Carlo Pietro Cecconi al funzionario delegato allo scopo dal governatore della città di Genova. Esso entra così a far parte del fondo della “Intendenza generale di Genova, Archivio Amministrativo”.
In occasione del suo versamento viene compilato un puntuale elenco, che consente oggi di comprenderne la struttura e di riordinare virtualmente – vale a dire sulla carta - la documentazione.
Modalità di acquisizione
Area del contenuto e della struttura
Ambito e contenuto
L’archivio è giunto a noi quasi nella sua totale completezza mancano pochi incartamenti, individuabili grazie alla presenza di un elenco di versamento.
Sono conservati:
- gli strumenti normativi (prevalentemente materiale a stampa)
- la corrispondenza istituzionale (posta spedita e ricevuta e registro copialettere)
- gli strumenti del controllo e della vigilanza sui movimenti di toscani e forestieri verso la Toscana
- gli strumenti di controllo sulla Marina
- le pratiche mirate alla tutela dei sudditi toscani e la documentazione prodotta nello svolgimento delle funzioni notarili.
Ad ognuna di queste voci, corrispondono una o più serie archivistiche della documentazione d’archivio.
I fascicoli sono costituiti in prevalenza da corrispondenza (fascicoli e copialettere) e strumenti di registrazione (registri).
Completano l'archivio le carte di indole riservate inviate allora al Ministero degli affari esteri a Torino, che oggi si trovano a Roma, nell'Archivio storico diplomatico del Ministero degli affari esteri
Valutazione e scarto
Incrementi
Sistema di ordinamento
L’architettura originale delle carte non è stata stravolta dall’amministrazione ricevente, tuttavia la documentazione risulta essere stata parzialmente riorganizzate nelle filze. Il riordinamento che si presenta è dunque virtuale.
La struttura originale dell’archivio del Granducato di Toscana in Genova è leggibile attraverso i verbali di consegna/deposito che d’ora in poi verranno chiamati “elenchi antichi”.
Area delle condizioni di accesso e uso
Condizioni di accesso
Condizioni di riproduzione
Lingua dei materiali
Scrittura dei materiali
Note sulla lingua e sulla scrittura
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
L’archivio risultava parzialmente inventariato nel sistema informatico dell’Archivio di Stato di Genova, chiamato “Ianua” (https://ianua.arianna4.cloud/).
Grazie a questo strumento iniziale, all’individuazione dei faldoni contenenti la documentazione prodotta dal Consolato, e alla loro schedatura, è stato possibile procedere con una certa celerità al riordinamento virtuale e all’inventariazione.
Naturalmente anche i già citati elenchi di versamento, compilati nel 1860, ovvero gli “elenchi antichi”, sono a tutti gli effetti prezioso strumento di comprensione e consultazione.
Area dei materiali collegati
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Nota bibliografica
Lisi, C., Gli archivi del Consolato generale del Granducato di Toscana (1814-1860) e del Consolato di Lucca (1814-1847) a Genova, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, n.s., LXIII (2023), pp. 135-176 (https://www.storiapatriagenova.it/Scheda_vs_info.aspx?Id_Scheda_Bibliografica=7284)
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per nome
- Cecconi, Carlo Pietro (Soggetto)
- Quaglia, Fedele (Soggetto)
- Bocci, Francesco (Soggetto)
- Scacerni, Alessandro (Soggetto)
Punti d'accesso relativi al genere
Area di controllo della descrizione
Codice identificativo della descrizione
Codice identificativo dell'istitituto conservatore
Norme e convenzioni utilizzate
Stato
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
Lingue
Scritture
Fonti
Nota dell'archivista
Ordinamento virtuale e inventariazione a cura di Costanza Lisi