Archivio CSCo - Regno di Sardegna. Consolato generale e Cancelleria della Legazione di S. M. Sarda in Costantinopoli

Original Oggetto digitale not accessible

Area dell'identificazione

Segnatura

ASTo CSCo

Titolo

Regno di Sardegna. Consolato generale e Cancelleria della Legazione di S. M. Sarda in Costantinopoli

Date

  • 1824 - 1860 con documentazione fino al 1873 (Creazione)

Livello di descrizione

Archivio

Consistenza e supporto

32 'mazzi' contenenti 1333 unità archivistiche (fascicoli e volumi)

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

Nota biografica

Nel 1824 è istituita la Legazione a Costantinopoli. La cancelleria svolge le funzioni consolari.
Nel 1825 il distretto consolare di Costantinopoli si estende «per tutto il territorio turco in Asia, cominciando dal Capo Baba, e comprese le isole di Tenedos e di Lemnos, e per tutto il territorio turco in Europa sino alla Cavalla, compresa l'isola di Tasso, ed altre adjacenti, ed ha per dipendenti i vice-consolati dei Dardanelli, e di Andrinopoli»
Nel 1835 la divisione consolare di Costantinopoli comprende I distretti di Smirne e di Larnaca.
Nel 1842 il viceconsolato di Bayrouth ed il Consolato di Gerusalemme entrano a far parte della Divisione del Consolato generale di Costantinopoli così come l'isola di Candia.

Nel lungo periodo l'ufficio è affidato a:

  • Gaetano Truqui, console generale (1825-1833)
  • Luigi Filippi, incaricato d'affari (1834)
  • Federico Montiglio di Montiglio, incaricato d'affari (1835-1837)
  • Domenico Pareto, incaricato d'affari (1838-1846)
  • Romauldo Tecco, incaricato d'affari (1846- 1856)

Dal 1856 l'incarico è affidato ad un viceconsole reggente

Istituto conservatore

Storia archivistica

ASTo, Sezione Corte, Materie politiche per rapporto all'estero, Consolati Nazionali, Costantinopoli

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

L’ordinamento corrente risale al 1932 quando la documentazione è stata trasmessa dall'Archivio di Stato di Napoli all'Archivio di Stato di Torino.

Le carte, così come allora riorganizzate, sono state nel tempo citate da molti studiosi. Si è ritenuto pertanto opportuno procedere ad un riordinamento virtuale, senza modificare le collocazioni storiche.

Il riordinamento si è avvalso degli antichi elenchi trasmessi negli anni Ottanta del 1800 al Ministero degli affari esteri che fotografavano lo stato delle carte in quel momento e delle numerose segnature originali con l’obiettivo di ricostruire l'ultima organizzazione archivistica.

Così come riordinato l'archivio oggi si compone di otto nuclei o serie di documentazione, con consistenza estremamente variabile, articolati talvolta in sottoserie o gruppi di fascicoli, corrispondenti in linea generale ad altrettante funzioni consolari

i) la normativa
ii) la corrispondenza istituzionale (copialettere e corrispondenza in arrivo)
iii) la documentazione prodotta nell'ambito dell'attività di assistenza e protezione dei nazionali
iv) il registro degli arrivi e partenze dei bastimenti compilato al fine della vigilanza sulla marina
v) due registri per la gestione delle attività consolari (controllo passaporti; servizi civili)
vi) le pratiche consolari consistenti prevalentemente nel contenzioso. Nella serie sono compresi i registri finalizzati alla gestione dei protesti e delle successioni
vii) la documentazione relativa alla reggenza del Consolato di Toscana in Costantinopoli
viii) la miscellanea

Nella stesura dell'inventario si è ritenuto opportuno dare una numerazione di corda unica per unità archivistica, cioè per fascicolo e/o registro. Questa numerazione consente di quantificare la consistenza del fondo e di descrivere le unità archivistiche indipendentemente dalla loro collocazione fisica.

All'interno del virgolettato sono riportate le segnature originali (numeri e/o date) che hanno consentito il riordinamento del fondo.

Si annota un cambiamento di modalità organizzativa delle carte, tra il 1857 e il 1858. Gli 'affari consolari' non vengono più fascicolati e la documentazione risulta raccolta in ordine di protocollo. Oggi, in assenza dei registri che certamente facevano da guida al reperimento delle carte, l'individuazione del contenuto della documentazione è possibile unicamente attraverso la lettura della stessa. Successivamente, nel 1859, viene istituito nuovamente il sistema di fascicolare la documentazione, senza riportare in coperta il contenuto (il fascicolo è distinto con un numero). Il reperimento della documentazione era, anche in questo caso, consentito, con tutta probabilità, da un repertorio della documentazione. La schedatura ha comportato una più attenta lettura di questo gruppo di fascicoli.

L'Archivio storico diplomatico del Ministero degli affari esteri conserva almeno due registri che sono stati iniziati negli anni Cinquanta dell'Ottocento e continuati anche durante la successiva gestione del Consolato d'Italia (nn. 41 e 44 di questo inventario). Mi sono stati gentilmente segnalati dal dott. Claudio Maria Mancini, che ringrazio. Essi vengono descritti in questo inventario al pari del registro (n. 15) conservato nel fondo SALT, di Istanbul (https://archives.saltresearch.org/handle/123456789/1581?locale=en)

Considerando la frammentarietà delle carte, e le numerose lacune, non si esclude che parte della documentazione possa essere ancora conservata in Istanbul presso l'ufficio produttore (oggi Consolato d'Italia).

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

Scrittura dei materiali

Note sulla lingua e sulla scrittura

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

Le carte prodotte dal Consolato sardo in Costantinopoli sono conservate nell'Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, nel fondo Materie politiche per rapporto all'estero, Consolati Nazionali, Costantinopoli, mazzi 7-34. I mazzi 1-6 conservano la corrispondenza inviata da quel Consolato alla Segreteria poi Ministero degli esteri del Regno sardo.

Per quanto riguarda gli strumenti di consultazione e ricerca nel 1933 è stato redatto un elenco sommario, a cura di Carmelo Tranelli, segnato dal n. 181 degli inventari dell'Achivio di Stato di Torino.

Il fondo Salt di Istanbul, contenente parte delle successive carte del Consolato d'Italia a Costantinopoli, è descritto e digitalizzato all'indirizzo: https://archives.saltresearch.org/handle/123456789/1581?locale=en. Per la sua consultazione è di grande utilità l'inventario analitico redatto da Martino Oppizzi, Lorans Tanatar Baruh e Claudio Maria Mancini e pubblicato all'indirizzo https://consoli.hypotheses.org/files/2022//03/Inv_ambIT_Istanbul_1847-1925.pdf

Area dei materiali collegati

Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Immagine: ASTo, Sezione Corte, Materie politiche per rapporto all'estero, Consolati Nazionali, Costantinopoli, mazzo 18, fasc. ‘1857. Istanze ed atti’. Atto del 24 luglio 1857, prot. 436. Carta intestata

Descrizioni collegate

Area delle note

Identificatori alternativi

Punti di accesso

Punti d'accesso per soggetto

Punti d'accesso per luogo

Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso relativi al genere

Area di controllo della descrizione

Codice identificativo della descrizione

Codice identificativo dell'istitituto conservatore

Norme e convenzioni utilizzate

Stato

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Lingue

Scritture

Fonti

Nota dell'archivista

Ordinamento virtuale e descrizione archivistica a cura di Costanza Lisi

Atto / Diritto garantito

Atto / Diritto garantito

Atto / Diritto garantito

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Generi correlati

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