Tripoli di Siria

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Regno di Sardegna. Proconsolato sardo in Tripoli di Siria (1826-1847)

  • Asdmae PSTri
  • Archivio
  • 1826-1847

Due piccoli registri, di poche pagine, confusi nella ricca documentazione di Beirut. Quasi un unicum. La documentazione proconsolare è raramente conservata. Il registro degli arrivi e delle partenze delle navi dallo scalo si integra perfettamente con quella del Viceconsolato poi Consolato sardo di Bayrouth

Proconsolato di S. M. il Re di Sardegna in Tripoli di Siria

Registro degli arrivi e partenze delle navi (1825-1864)

L'art. 108 del r.d. del 26 dicembre 1815 imponeva la tenuta di un registro, in cui giornalmente il personale consolare doveva annotare i bastimenti in arrivo e in partenza.
I dati che i personale consolare doveva rilevare sono quelli che costituiscono le fincature del registro:

  • data di arrivo e partenza
  • motivo dell'arrivo e partenza
  • nome, qualità, portata del bastimento, la direzione a cui appartiene
  • nome, patria e grado del comandante e numero della sua patente
  • qualità del carico, all'arrivo e destinazione, quando di rilascio (consegna finale, o passaggio senza ulteriori operazioni commerciali) e alla partenza
  • provenienza
  • destinazione
  • date e numeri delle carte di bordo (passavanti, ruoli d'equipaggio; patenti di nazionalità; passaporti marittimi)
  • osservazioni

Le registrazioni riguardano gli arrivi e le successive partenze dallo scalo di Bayrouth; dal 1826 al 1829 sono riportati anche i passaggi dagli scali dipendenti di Tripoli di Siria; S. Giovanni d'Acri; Alessandretta; Sour; Aleppo

Nella presente rilevazione delle registrazione compaiono: le date di arrivo e partenza, confluite nelle data inizio e data finale del record; i motivi di arrivo e partenza (rilascio; operazioni di commercio; dal 1836 la specifica cabotaggio); nome del bastimento e del capitano; i dati relativi al carico; la provenienza e la destinazione del viaggio.

Ulteriori indicazioni relative ai capitani (luogo di nascita, direzione di appartenenza e numero della sua patente) sono confluite nella scheda di 'autorità' collegata ai record.

Per quanto riguarda i carichi delle navi segue la spiegazione di alcuni termini ricorrenti, talora desueti:

  • Alizari o alizzari: radice della robbia (Rubia tinctorum), pianta da cui si derivava il colorante rosso usato per tingere i tessuti
  • Cambrì: tela di cotone fine
  • Campeggio, legno (Haematoxylum campechianum): legno impiegato in tintura per fare il nero, il grigio, il violetto, il turchino e il cremisi e per la preparazione di composti
  • Cocciniglia (Dactylopius coccus): insetto da cui si derivava il pigmento di colore rosso/carminio, usato come colorante
  • Coloquintida o colocinto (Citrullus colocinthis): pianta erbacea, medicinale
  • Galbanum (Ferula gommosa): pianta perenne resinosa. La resina gommosa della pianta era detta galbano. Il galbano veniva utilizzato per le sue proprietà mediche
  • Galle: malformazione/escrescenza su foglie, tronchi, radici vegetali. Le galle sono ricchissime di tannino utilizzato per produrre inchiostri e tinture
  • Gambello (pelo di): filato mohair
  • Granone (Zea mays): ovvero granturco, mais
  • Orpimento (Solfuro di arsenico): usato in Oriente per conciare le pelli
  • Salsapariglia (Smilax aspera): pianta medicinale. Uso della radice
  • Scamonea o scamogna (Convolvulus scammonia): pianta erbacea. Le radici venivano usate come purgante
  • Segoviana (lana): lana di colore biondo chiaro, particolarmente pregiata
  • Susame: sesamo
  • Tombac ovvero tombacco: ottone giallo rosso, risultante dalla lega di zinco e rame
  • Zafferanone o zaffranone (Carthamus Tinctorius): usato come pigmento nella tintura