L'israelita Rahamin Halfon, consegnatario d'una cassa dorure di circa £ 40/mila di cui aveva già ricevuto porzione addimanda formalmente la consegna del rimanente al capitano Serra a cui era stato confiscato dai doganieri e deposto in Dogana, poiché sulla polizza di carico risultava che esso capitano si obbligava a dare detta merce libera in magazzino dall'attore, di ogni dazio.
Il capitano Domenico Serra erasi obligato a Livorno di rimettere immuni da ogni diritto di dazi all'attore Halfon la cassetta dorure, siccome già al suo arrivo in Tunisi aveva consegnato una parte, essendo state le altre confiscate nell'atto che si persistesse maliziosamente di commettere lo sfroso, e deposte in Dogana, si ricorse al Governo, il quale ordinò la consegna mediante il pagamento di una multa che fu sborsata paralizzando in tal guisa l'avidità del guadagno a cui ambiva il capitano.
ASDMAE, Tunisi, 261, Stato delle sentenze profferte nonché delle cause formali (1838), n. 2